Indice

Presentazione di Reuven Bar-On

Chapter 1 TEORIE E METODI IN PSICOLOGIA DELLA SALUTE. ALLA RICERCA DEL BENESSERE

1.Abstract

2. Presupposti Teorici in Psicologia della Salute

3. Gruppi di Modelli in Psicologia della Salute

4. Il Benessere Come Oggetto di Studio

4.1. Il Benessere Soggettivo

4.2 Il Benessere Psicologico

4.3 Il Benessere Sociale

Chapter 2 IL FASCINO DEL RISCHIO. UNA SCELTA OBBLIGATA PER I GIOVANI?

1. Abstract

2. Il Concetto di Rischio e Sua Evoluzione

2.1. Il Rischio Sociale

2.3. Il Rischio Ambientale

2.4. Il Rischio Psicologico

2.5. Rischio e Piacere

3. Rischio, Paura e Sfide

4. L’incertezza Biografica dei Giovani e il Piacere del Rischio

4.1. Sperimentare il Rischio: Una Scelta Obbligata?

4.2. Famiglia, Adolescenti e Rischio

4.3. Il Mondo Attorno: Il Gruppo dei Pari

4.4. Norme e Azioni. Comprenderle, Seguirle e Violarle

5.A Caccia di Emozioni

5.1. Motivazioni al Rischio e Fattori Protettivi per la Salute

Chapter 3 L’IDENTITÀ POST MODERNA E LA RICERCA DI SENSAZIONI. RIFLESSIONE SUL BINGE DRINKING

1. Abstract

2 .Cultura e Personalita’ Postmoderna

2.1. Identità Postmoderna Sotto Assedio

3. Apporti Teorici alla Ricerca di Sensazioni

3.1. La Percezione del Rischio: Ottimismo Irrealistico e Sensation Seeking

3.2. La Sensation Seeking Scale

3.3. Comportamenti a Rischio Fase-Specifici

4. Alcol e Giovani: Binomio ad Alto Rischio. Il Binge Drinking

4.1. Gli Italiani e l’Alcol

4.2. Il Fenomeno del Binge Drinking

4.3. Le Variabili da Indagare

4.4. Dove, Quando e Con Chi

4.5. Alcol e Ricerca di Identità

4.6. Le Strategie di Coping del Binge Drinker

4.7 Effetti dell’alcol sul Sistema Nervoso Centrale

4.8. Comorbilità e Poli-Dipendenza

4.9. Le Terapie Cognitivo Comportamentali

4.10 La Prevenzione dell’abuso Alcolico nei Giovani

Chapter 4 IL FASCINO DELLE NUOVE DIPENDENZE SENZA DROGHE

1.Abstract

2. Il Concetto di Dipendenza

2.1. Le New Addictions

3. Correlati Neurobiologici delle Nuove Dipendenze

3.1. Dipendenze: Aree Corticali e Sottocorticali

3.2. Recettori Coinvolti nelle Dipendenze

4. Aspetti Evolutivo-Relazionali delle Dipendenze Patologiche

4.1. La Dissociazione nelle Dipendenze

4.2. Il Craving

4.3. Il Trattamento Psicodinamico

4.4. Inquadramento Diagnostico e Assessment

5. La dipendenza da tecnologia della comunicazione.  

Intrappolati dalla rete.

5.1. Il Concetto di Tech Abuse

5.2. La Comorbilita’ nella Dipendenza Da Internet

5.3. Cybersex Addiction

5.4. Educare ai Media. Responsabilita’ dei Genitori dei Nativi Digitali

5.5. Farmacoterapia della Dipendenza Da Internet

5.6. Gli Hikikomori

6. La dipendenza da cellulare. Squilla, quindi esisto.

7. La Work Addiction. Ubriachi di lavoro.

7.1. Manifestazioni della Dipendenza Da Lavoro

7.2. Origini della Work Addiction

7.3. Salute e Vita di Relazione del Workaholic

7.4. La Comorbilita’ nella Dipendenza da Lavoro

8. Il gioco d’azzardo patologico. Giocarsi l’equilibrio i dadi.

8.1. Tratti Psicologici e Psicopatologici del Gap

8.2. Modelli di Classificazione del Gap

8.3. Comorbilita’ nel Gioco d’Azzardo Patologico

8.4. Farmacoterapia del Gap

9. La dipendenza affettiva. Malati d’amore

9.1. La Comorbilita’ nella Dipendenza Affettiva

10. La dipendenza sessuale. Non chiamiamo l’amore.

10.1. Criteri Diagnostici e Modelli Eziopatogenetici

10.2. Prospettive Terapeutiche e Prevenzione delle Ricadute

10.3. Comorbilita’ nella Dipendenza da Sesso

10.4. Farmacoterapia della Dipendenza Sessuale

11. Lo shopping compulsivo. Possedere ed essere.

11.1. Modelli Eziopatogenetici e Approcci Terapeutici

11.2 Fenomenologia Recente dello Shopping Compulsivo

11.3. Comorbilità del Compulsive Buying

11.4 Farmacoterapia

12. La dipendenza da sport. Dolore ai muscoli.

12.1. La Bigoressia

13. Dipendenza estetica. Il potere dei bisturi.

13.1. La Spettacolarizzazione dei Corpi Postmoderni

13.2. Problemi Diagnostici della Dismorfofobia

14. La dipendenza alimentare. Mangiare sano a tutti i costi.

14.1. Identikit dell’Ortoressico

14.2. Approcci alla Cura dell’Ortoressia

15. Mix delle dipendenze del XXI secolo.

L’Italia è un Paese postmoderno: la sua cultura, i valori, gli stili di vita, le relazioni, i profumi, i sapori, i pensieri, sono postmoderni.

L’uomo, vittima del continuo condizionamento proveniente dall’esterno, è costretto ad agire indossando delle maschere: il risultato è l’emergere di un falso Sé, scarso controllo della propria esistenza; poca competenza personale. Ciò induce a uno scarso livello di benessere individuale.

Ogni giorno giornali e televisione evidenziano un disagio, in particolare del mondo giovanile, che assume dimensioni preoccupanti. L’uso di sostanze e di alcol, l’esercizio irresponsabile della sessualità, la violenza verso le cose e le persone, la ricerca ostinata del rischio, sono segnali che richiamano l’attenzione e l’impegno di tutti.

La scelta di comportamenti esagerati resta un linguaggio muto e oscuro ma il malessere dei giovani va letto come spia di un disagio più generale: le loro crisi oggi avvengono in una società essa stessa in crisi.

La domanda che ci si pone è: di che cosa è malata la società di oggi?

D’incapacità di decifrare il reale e di gestire la complessità; questo porta molti giovani alla violenza o a rifugiarsi nel mondo virtuale dove tutto diventa possibile anche se non più reale.

Il fascino del rischio diventa metafora dello stesso vivere umano. Rischiare come osare, azzardare, avventurarsi, rappresenta un mezzo di crescita personale, uno spazio di espressione e autorealizzazione.

Il presente lavoro propone una riflessione sui temi del benessere, della ricerca di emozioni e sensazioni forti, delle scelte di vita e dei comportamenti pericolosi, della dipendenza, della psicopatologia, e se si articola in quattro capitoli.

Nel primo capitolo sono esaminati i principali modelli teorici elaborati secondo la prospettiva della Social Cognition, proponendo tre approcci allo studio del benessere: quello soggettivo, psicologico, sociale.

Nel secondo capitolo, si tratta la scelta della vita rischiosa, in particolare, nel mondo dei giovani, ponendo attenzione all’importante valore che rivestono famiglia e il gruppo dei pari, anche per l’approccio al rischio.

Il terzo capitolo è dedicato al costrutto della ricerca di sensazioni, ai Sensation Seeker, per cui rischio e trasgressione diventano sinonimo di piacere, focalizzando l’attenzione sulla realtà adolescenziale, evidenziando come l’adolescente sia un individuo che si ammala poco, ma muore spesso.

Si affronta, con un’analisi approfondita, il problema dell’abuso di sostanze alcoliche, problema che colpisce il mondo dei giovani, non solo in Occidente ma anche l’Italia, ponendo speciale attenzione al fenomeno del binge drinking.

Infine, il quarto capitolo, prende in esame un tema di grande attualità: le nuove dipendenze psicologiche, ambito di ricerca per il quale si sente particolare esigenza di continuo aggiornamento, informazione e formazione. Le New Addiction, hanno un’eziologia di tipo multifattoriale che comprende sia aspetti di tipo sociale, culturale ed economico, ma anche fattori riguardanti la dimensione neurobiologica, psicologica e psicopatologica. Ciò rende la loro indagine avvincente e attuale ma, allo stesso tempo, tracciano un campo di studio particolarmente complesso. Si può parlare di psicopatologia contemporanea, che attesta come i mutamenti sociali e culturali abbiano un forte impatto sulla vita psichica individuale e collettiva.





Una riflessione sul tema della ricerca del benessere come ricerca di un valore personale.

Alcune proposte. La prima: tendere al benessere soggettivo come equilibrio personale che non abbia più le caratteristiche di un andare “oltre” il benessere. La seconda: guardare alla vita e a tutte le esperienze, relazioni, scelte, sotto una nuova prospettiva, riprendersi un valore in via di estinzione, l’attenzione.

Ricercare il benessere come espressione di un valore personale, significa utilizzare uno strumento semplice ma in disuso nella cultura postmoderna dove tutto, dallo stile di vita a quello educativo, sembra orientato alla velocità, alla superficialità e al multitasking. Significa porsi una domanda: nella nostra vita, su cosa vogliamo davvero puntare lo spotlight della nostra attenzione?

To conclude, a reflection on the subject of seeking well-being as the search for a personal value.

Some suggestions. The first one: to aim for subjective well-being as personal equilibrium that no longer has the characteristics of going “beyond” well-being. The second one: to look at life and all experiences, relations and choices from a new perspective, to recover a value that is being lost forever, attention.

Seeking well-being as an expression of a personal value means using a simple instrument but one that has fallen into disuse in post-modern culture where everything, from the lifestyle to the style of education, seems to be oriented towards speed, superficiality and multitasking. It means asking a question: in our life, what do we really want to put the spotlight of our attention on?

Whatever action is being carried out, focusing oneself means concentrating on an objective, directing energy, choosing the most suitable strategies to achieve success and gaining in psychological and physiological well-being.

The ability to see things in the right perspective, the art of being able to understand the various alternatives existing to face up to situations, the capacity to adapt to unforeseen events and be able to react to change, are feasible only if there has been a very precise focus on our actions. Only if we lead balanced lives.

This allows reaching an optimal state in experiences, because life, work and actions in general can be interpreted as a healthy challenge to our competences. The conscious and intelligent control of our attention could become the conditio sine qua non for a serene and well-balanced but energetic existence and the key to improve many aspects of our lives and therefore our personal well-being (Tappatà, 2011).

We can have exceptional experiences, whilst living our normal lives, if only we concentrate our attention on very precise goals or if we direct it towards ourselves or towards the sensations and emotions that we feel: if only we choose to live a focused life.

Concentrating on thoughts, people and events is by no means the only way to gain in personal awareness but it is certainly a good way, a healthy opportunity to reach well-being, understood in this sense as a form of equilibrium.

Attention controls our awareness. Even in everyday life, a high or low level of concentration for what we are doing, boosts or compromises the quality of our actions and our relations.

We can decide to lead a life focused on objectives, sensations, emotions and actions to reach optimal experiences or not.

Our mindfulness, i.e. that aware attention, which allows us to concentrate on ourselves and on life, in a deliberate way, linked to the present and in the absence of judgement is something that has to be practised and earned with commitment and balance.

Through mindfulness, each one of us learns something about ourselves: we observe our sensations and perceptions, we perceive the physical nature of our body, the breadth of our emotions, we learn the power of concentration and the curiosity of exploration. Promoting openness of the mind and mindfulness allows enjoying new ways of knowing and being, listening more carefully to our personal experience, moment after moment.

By being captured by the action of attention, whether it is for reading a novel, conceiving a major project, a prayer or reflection, and boosting our capacity for concentration, we extend the borders of our mind, raise our spirit and allow ourselves to perceive and relish everyday life in a more complete way and we achieve the healthy value of well-being and personal equilibrium.

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