A volte, per proteggersi e distaccarsi dalla fatica dei pensieri o per sopravvivere all’insopportabile, la nostra mente si estranea, quasi si altera.
È una sorta di frattura interiore, una distanza tra il sé e la realtà.
Un po’ inquieta: un brivido di timore ti passa dentro…
Ma, come spesso accade nei territori d’ombra, anche qui può nascondersi una sorprendente fonte creativa.
Quando la coscienza si frammenta, si apre uno spazio liminale.
Si sta in un territorio sospeso, dove il pensiero logico si attenua e prende forma un linguaggio simbolico, onirico, a volte visionario e la mente riesce a mettere in dialogo parti di sé altrimenti silenziate.
È un equilibrio di cristallo.
Per restare in piedi c’è bisogno di consapevolezza e competenza.
Solo così si può dare forma al caos, trasformare il dolore in arte e reintegrare ciò che è stato spezzato.
Photo by Mara Triplete Bonazzi
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