“Alchimia. La rivoluzione del design italiano” è la prima retrospettiva completa dedicata a uno dei movimenti più rivoluzionari e visionari del design italiano del Novecento: il collettivo Studio Alchimia, attivo tra il 1976 e il 1992.
L’allestimento, ideato da Alessandro Guerriero, si configura come un dispositivo visionario: una vera e propria “tappetozattera” che invita il pubblico a un’immersione emotiva nello spirito utopico di Alchimia.
Design, arte, architettura, musica e moda si intrecciano in un linguaggio eclettico e sperimentale, testimoniando la volontà di riscattare l’ornamento, celebrare l’imprevisto e trasformare il quotidiano in rito estetico e narrativo.
Esposte oltre 150 opere, tra arredi, oggetti, disegni, tele, fotografie e video, che raccontano la complessità e l’impatto culturale del movimento, con contributi di grandi nomi come Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Andrea Branzi e Michele De Lucchi. Un progetto che si completa con un catalogo di 400 pagine, realizzato in tre lingue, che restituisce tutta la profondità del pensiero alchimico: design come libertà, racconto e interpretazione del mondo.

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