Bisogna maneggiare con cura le parole: sono strutture viventi.
Capita, invece, che vengano utilizzate per confondere, manipolare, colpire, umiliare.
Questo modo di comunicare aggredisce la sensibilità, la tenerezza, l’empatia.
Nella vita pubblica come in quella privata.
Lo vivo come un vero e proprio attacco personale, un’azione che confonde, divide, squalifica.
Le parole sono apertura, sono orizzonti; desideri, idee, sono casa.
E facciamo così tanta fatica a comprenderci e incontrarci…
Photo by Mara Triplete Bonazzi
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