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Una mostra unica che offre ai visitatori un percorso in cui ritrovarsi a contemplare le profonde questioni che l’Artista esplora con immagini al rallentatore in cui luce, colore e suono possono creare momenti di profonda introspezione.
Emozioni, meditazioni, una dimensione temporale tutta da riscoprire emergono dai suoi video, accompagnandoci in un viaggio interiore.

Un appunto squisitamente personale.
Il trittico di video “Ocean without a shore” (2007) ti rapisce: e basta.
Non ci sono altre parole!

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One response

  1. Bisogna dimenticare di avere con sé un orologio e un cellulare, e prendersi del tempo senza aver fretta
    Se poi, dopo i primi minuti del primo filmato, non si riesce a portare pazienza, bisogna cercare di spingersi oltre, perchè è proprio nella lentezza esasperante che scatta il meccanismo di “rilassamento”, di lasciarsi andare al ritmo dello “slow motion”. E mentre il corpo si adatterà a questa lentezza, la mente, in alcune situazioni potrebbe galoppare…
    Da vedere e da vivere. Consigliata

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