In una realtà dominata dalla cultura popolare e dalla disinformazione, il ruolo dell’insegnante si è trasformato. Ci troviamo in una posizione di contraddizione.
Da un lato la necessità di esprimerci con una voce critica e autonoma; dall’altro, la difficoltà di farci ascoltare in un mondo saturo di opinioni e “rumore” mediatico.
Insegnare è impegno, fatica.
È passione e desiderio di trasmettere sostanza delle cose e spirito critico.
È essere guide ma non complici.
Oggi, è incredibilmente difficile.
“L’insegnante che passeggia all’ombra del tempio in compagnia dei suoi discepoli non elargisce la sua sapienza bensì la sua fede e il suo amore” (K. Gibran).
Murales Piscina G. Procida (perché insegnare è anche nuotare insieme ed elargire qualche “sonora codata”…).
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